Sono una Psicologa Psicoterapeuta e ricevo nel mio studio privato a Trento, in corso M. Buonarroti n° 28. Il mio orientamento è psicodinamico; mi sono formata presso la scuola di specializzazione quadriennale C.e.R.P a Trento (Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica). Nella mia pratica clinica integro il mio approccio con altre tecniche terapeutiche, quando le difficoltà psicologiche del paziente lo rendono necessario.
Mi occupo di adulti, bambini e adolescenti che stanno vivendo un momento di difficoltà. Le problematiche psicologiche trattate più di frequente nel mio studio riguardano: ansia, depressione, difficoltà relazionali, bassa autostima, disfunzioni sessuali, disturbi alimentari, dipendenza affettiva, conflitti e traumi e lutti non risolti.
Il percorso terapeutico
Il primo periodo della terapia è di conoscenza reciproca ed è necessario per capire se sia possibile lavorare insieme e su quali obiettivi. Il percorso terapeutico è per prima cosa un incontro tra due esseri umani; per poter proseguire necessità della volontà di entrambe le parti (terapeuta e paziente) di aprirsi alla relazione. Per alcune persone, sopratutto quelle che hanno sofferto molto in passato, questo passaggio è difficile e faticoso.
La durata della terapia è difficile da stabilire a priori ed è spesso molto variabile a seconda della problematica affrontata e delle risorse che la persona riesce a mettere in campo.
Svariate sono le tematiche che spesso emergono nel corso della terapia. Alcune di queste riguardano: l’identità e l’autostima, la relazione che instauriamo con noi stessi e le interazioni messe in atto con gli altri. Spesso sono presenti, nelle persone che si rivolgono a me, traumi e lutti, pensieri intrusivi e i meccanismi di difesa inconsapevoli. Quest’ultimi si attivano spesso in modo automatico e portano con sé, oltre agli innumerevoli vantaggi per i quali si sono formati, anche molti svantaggi e costi.
Mi piace pensare alla terapia come ad un percorso che conduce a nuove libertà di pensare, sentire e agire, dove prima vi era una solo modo possibile essere.